CERIMONIE

 

 

Assise delle Commende del Sud Italia a Castelmezzano

 

Castelmezzano, 1 Ottobre 2011 e.v. - 893 a.O.
 

UNA PREGHIERA

Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a capire i Tuoi insegnamenti  descritti nella Sacra Scrittura con lo stesso sguardo, con il quale l'hai letta Tu per i Tuoi discepoli.

Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Così, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza, è apparsa loro come sorgente di vita e di risurrezione.

Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, soprattutto nei poveri e sofferenti , e nei poveri di cuore . La tua Parola ci orienti, affinché anche noi, come i Tuoi  discepoli , possiamo sperimentare la forza della tua resurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace.

Questo noi chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria, che ci hai rivelato il Padre e inviato lo Spirito. Amen.
 

Pater Noster qui es in cælis:

sanctificétur Nomen Tuum;advéniat Regnum Tuum;

fiat volúntas Tua,sicut in cælo, et in terra.

Panem nostrumcotidianum da nobis hódie;

et dimítte nobis débita nostra,

sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris;

et ne nos indúcas in tentatiónem;

sed líbera nos a malo.

Amen.

Ave Maria, gràtia plena,
Dòminus tècum, benedìcta tu in mulièribus,
et benedìctus fructus vèntris tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei, ora pro nobis peccatòribus,
nunc et in hora mortis nòstrae.
Amen

Gloria Pàtri, et Fìlio, et Spìritui Sancto,
sicut erat in princìpio, et nunc, et semper,
et in saècula saèculorum.
Amen
 

ASSISE  CASTELMEZZANO 2011

Essere Cavalieri Templari,oggi. 

Perché un’Assise? E perché questo interrogativo?

L’Assise , come si sa, era un tempo una sessione di lavoro di notabili  tesa a risolvere  problematiche di carattere generale.

In questo momento ritengo necessario interrogarci e guardare all’interno del nostro cuore se e come cresce il sentimento della vita dedicata all’appartenenza all’Ordine. 

 Più volte mi sono chiesto cosa ci spinge a partecipare alla vita di una  associazione , ad una Confraternita , ad un Ideale. 

Forse  far piacere all’invito di un caro amico , forse la curiosità , il desiderio di distinzione ? 

Vi chiedo di riflettere in profondo prima di rispondere e di esternare qui il pensiero  con autentica purezza di intenti e sincerità.

 Il Gran Maestro  nelle pagine iniziali del Sito Web  spiega   “Cosa  si propone l'Ordine Templare , il nostro Ordine Templare , ai nostri giorni” , e “Cosa significa essere un Templare nel Terzo Millennio”.  

E Queste sono le domande che spesso ci vengono rivolte dal Mondo Profano : ma abbiamo mai rivolto queste domande  a noi stessi  ? Abbiamo riflettuto bene alle parole dette dal Gran Maestro sia in quelle pagine , sia nelle Allocuzioni ? 

Sono  le domande che tutti noi -Poveri Cavalieri di Cristo- dovremmo porre a ciascuno di noi stessi. 

La risposta a queste domande  è profonda e personale.

 Secondo me , quando abbiamo sottoscritto la domanda di adesione , forse anche inconsciamente , tutto è nato  da una chiamata : una chiamata chiara o latente , una chiamata che ci fece percepire  quella sottoscrizione  come un avvenimento straordinario che  accadde o sta accadendo per dare una svolta nella vita.  

Vorrei riflettere , con Voi Fratelli  : quando abbiamo sentito la necessità di appartenere all’Ordine certamente è scattato in noi l’esigenza di distinguerci , di essere diversamente impegnati nella vita, ed , oserei  dire , di avere l’ardire di ritenerci  utili  per gli “altri”. 

Noi siamo una COMUNITA’.

La presenza di noi in questa Assise dice tutto e tanto :la presenza dei fratelli nei capitoli di Commenda  la descrive ancora meglio !  

I valori e gli ideali cavallereschi , che si affermarono nei secoli passati , erano : la prodezza, l`onore, la fedeltà, la lealtà ed il principio che la vera nobiltà trascende il ceto sociale e si configura come nobiltà d'animo.

Assommando ai valori laici anche quelli cristiani si affermò  il concetto che il “Cavaliere” sia  il naturale difensore dei più deboli , degli sfortunati,e sia  il riparatore di ingiustizie , il ricercatore della verità , colui  cui la fedeltà alla parola data sia un punto fermo nella propria vita,  e tante altre cose buone dal punto di vista Etico.

Storicamente  si verificò una trasformazione del concetto di Cavaliere per cui gli ideali cavallereschi trapassarono nell'ideale cortese, e quindi  il Cavaliere divenne  portatore oltre che di valori come la prodezza, l`onore, la fedeltà, la lealtà, anche di  liberalità ( disprezzo del denaro) , di  magnanimità (donare anche prima che sia chiesto),  di senso della  misura (parsimonia nell'uso delle ricchezze) ,  di cortesia . 

Il Cavaliere Templare a tutti questi valori aggiunse la ricerca di Dio nel proprio  agire quotidiano, attraverso la beneficenza, il soccorso, l'umana Fratellanza praticata nel Suo Santo Nome, la Fratellanza verso i suoi “commilitones” , l'umiltà e l'altruismo.

 Tentare ogni giorno di essere buoni Cristiani  e buoni Cavalieri Templari vuol dire dare un senso alla nostra vita terrena, che è, per noi , un  dono di Dio che non può né deve essere sprecato alla ricerca di soddisfazioni effimere.

Allora  cerchiamo di essere  sostegno morale, psicologico e materiale alle persone meno fortunate, ai fratelli in difficoltà fisica, o psicologica , o materiale , che sono nella condizione di dover "ricevere piuttosto che dare". E Ricevere in cambio un semplice "grazie", oppure un sorriso sincero  non ha prezzo.

 Le“virtù”del Cavaliere Templare:

prodezza,

onore,

fedeltà ed obbedienza,

lealtà,

vera nobiltà come nobiltà d'animo,

difensore dei più deboli e degli sfortunati,

riparatore di ingiustizie ,

ricercatore della verità ,

fedeltà alla parola data,

liberalità ,

magnanimità , 

parsimonia,

cortesia ,

ricerca di Dio ,

l'umana Fratellanza ,

l'umiltà ,

l'altruismo.

Il Cavaliere Templare non è affatto il migliore; tuttavia è:

• colui che cerca di superare lo “stato quo ante”;

• colui che promette di obbedire, affidandosi al Magister e ai suoi ufficiali;

• colui che decide di porre in essere con azioni ed esempio la sua incontrovertibile scelta di vita cavalleresca, a difesa dei deboli, degli umili e degli indifesi  e della Chiesa ; (defensio atque protectio ecclesiarum, viduarum, orphanorum omniumque Deo serventium), testimoniando la sua fede in Cristo e trasferendola con tutte le sue forze ed i suoi mezzi al suo prossimo, soprattutto a chi è più lontano dal credere;

 

• colui che, mantenendo fede al giuramento fatto in chiesa  cerca di vincere il mondo, ponendo il più possibile il servizio del Tempio al primo posto nella sua vita;

• colui che non si comporta come un uomo normale, perché ha scelto di non      esserlo e perché è stato a sua volta scelto per una missione sovrumana:far trionfare la fede di Cristo, la giustizia , la uguaglianza tra gli Uomini. 

Il Cavaliere Templare  ricerca l'eccellenza in ogni situazione e ricerca sempre :

1.      la via della giustizia , libero da pregiudizi ed interessi personali.

2.      di ascoltare il prossimo non solo con l’orecchio ma anche con l’anima.

3.      di essere leale verso gli altri e fedele agli ideali che ha scelto.

4.      di osservare il “silenzio orante”.

5.      la difesa della famiglia e dei deboli.

6.      il sacrificio  personale per gli ideali della Cavalleria.

7.      di schierarsi dalla parte della verità .

8.      di amministrare la giustizia con pietà.

9.      di dare speranza contro la disperazione e le difficoltà che la condizione umana genera.

10.  l’ Umiltà , imparando dalle imprese più virtuose.

11.  la Generosità, prevenendo l'egoismo personale.

12.  la Nobiltà d’animo, cercando di innalzarti all'altezza delle virtù e delle responsabilità della condizione di  Cavaliere.

              Il Precettore del  Centro-Sud ItaliaFr. Francesco A. SIMEONE