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C.I.V.A.C. & NEUROTHON Insieme

 

Pagina in realizzazione

 

ONLUS NEUROTHON

10 settembre 2007 - "DUECENTOMILA EURO: Questa la cifra da raggiungere per poter dare il via alla sperimentazione con cellule staminali per la cura delle malattie neurodegenerative presso la Banca delle cellule staminali di Terni"

Appello del Prof. Angelo Vescovi.

Grazie all'appoggio del quotidiano Avvenire e di Maurizio Costanzo che hanno più volte rilanciato l'iniziativa ma soprattutto GRAZIE alla generosità di molti di VOI, ad oggi lunedì 29 ottobre, Neurothon ha raccolto più di 90 MILA EURO!!

Questo è uno dei messaggi presenti nel sito di Neurothon.

Curriculum del Prof Angelo Vescovi:

ANGELO LUIGI VESCOVI 

Angelo Luigi Vescovi, nasce il 24 aprile 1962 a Romano di Lombardia (Bergamo).

Nel 1987 si laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano.

Dal 1990 al 1992 lavora come postdoctoral yellow presso il dipartimento di Patologia del Foothills Hospital all’Università di Calgary, Canada.

Dal 1994 al 1995 diventa direttore dell’Unità di Neurofarmacologia all’Istituto Nazionale Neurologica di Milano.

Vice-direttore al 1995 al 1998 della Neurispheres Ltd, Calgary (Canada), opera come Professore a contratto all’Università di Milano dal 1998 al 1999.

Attualmente è Con-direttore della S.C.R.I. – Istituto per la ricerca delle cellule staminali per l’Ospedale San Raffaele di Milano e professore aggiunto al corso di Fisiologia I, all’Università Vita-Salute.

E’ stato eletto membro della Commissione Nazionale per le Cellule Staminali dal Ministero della Sanità Italiano, ed è consulente della Commissione Britannica per le Cellule Staminali, alla Camera dei Lords – Inghilterra. 

ESPERIENZE PROFESSIONALI 

1985-1986      L’Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta” di Milano gli assegna una Borsa di Studio.  

1988-1990      L’Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta” di Milano gli assegna una Borsa di Studio.  

1993-1996             Supervisore del progetto del Ministero della Sanità Italiano: “Coltura illimitata e costituzione di una banca di cellule staminali multipotenti del sistema nervoso centrale umano”. 

1996-1999             Supervisore del progetto del Ministero della Sanità Italiano: “Trapianto autologo per la terapia del Morbo di Parkinson” 

1996-1997             Professore a Contratto, Dipartimento di Fisiologia – Università degli Studi di Milano; Corso di Fisiologia I.

1995-1998             Direttore del Laboratorio In Vitro presso Neurospheres Ltd. Dipartimento di Patologia – Università di Calgary, Alberta, Canada. 

1999                      Responsabile del Laboratorio di Neurofarmacologia Cellulare , Istituto Nazionale Neurologico di Milano. 

2000-2002             Professore a Contratto, Dipartimento di Fisiologia, Università Vita-Salute. Ospedale San Raffaele Milano. Coordinatore del Progetto Nazionale per il Ministero della Sanità Italiano: “Charaterization and plasticity of somatic stem cells for the therapy of human disease”.             

2000-2002      Coordinatore del Progetto Nazionale per il Ministero della Sanità Italiano: “Natural stem cells and gene therapy for the cure oh Alzheimer’s Disease”.

 

2002                Membro della Commissione Nazionale per le Cellule Staminali del Ministero della Sanità Italiano.Consulente della Commissione Britannica per le Cellule Staminali alla Camera dei Lords d’Inghilterra.Membro della Commissione sulle Cellule Staminali dello Stato Pontificio del Vaticano.

2003-oggi        Direttore di Ricerca di Constem:  Consorzio Italiano per Ricerca sulle Cellule Staminali. Con-direttore dell’Istituto per la Ricerca sulle Cellule Staminali, Fondazione San Raffaele, Milano. 

COMPETENZE PROFESSIONALI 

1987 ad oggi   Più di 200 presentazioni – tra orali e pubblicate – a incontri scientifici internazionali. 

1996 ad oggi   Critico per Pubblicazioni Scientifiche, tra le quali si annoverano: Nature, Science,

Development, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Biotechnology, Nature Methods, Neuroscience, Stem Cells, JEM, Lancet. 

1998 ad oggi   Relatore chiave a più di 60 Incontri Internazionali di carattere Scientifico. 

ONORIFICENZE 

1990                    Premio dell’Associazione Italiana per la Ricerca Neurologica (ARIN).

2000                                Fellow Panelist onorario del World Economic Forum , Davos – Svizzera.

2001                Premio dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).

                        Speaker Emeritus all’Accademia Nazionale di Scienze “dei Licei”.

                        Speaker Emeritus al Centro Ricerche Pio Manzu’, XXVII edizione delle Giornate

Internazionali di studio “Il Fuoco nel Cristallo”.

2002                Premio dell'Associazione Italiana di Scienze Biologiche per i Successi Scientifici

2003                Speaker Emeritus alla Riunione della Commissione Europea “Inter-Institutional

Seminar on Bioethics” – Bruxelles

2005                Premio di Merito per la Ricerca sui trapianti conferito dall’Associazione del Regno

Unito per i Tumori del cervello.

PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE 

1.   G.Bussone, A.Boiardi, L.La Mantia, F.Frediani, A.Vescovi e E.Parati "Long-acting ergot: clinical and neuroendocrinological aspects in migraine patients". Cephalalgia 3(1) (1983),163-167. 

2.   M.Parenti, C.Flauto, E.A.Parati, A.Vescovi e A.Groppetti. "Manganese Neurotoxicity: Effects of L-dopa and Pargyline Treatments". Brain Research 367 (1986), 8-13.

3.   M.Parenti, F.Tirone, C.Flauto, E.A.Parati, A.Vescovi e A.Groppetti. "Effects of prolonged L-Dopa treatment on striatal dopamine receptors". In :"Modulation of central and peripheral transmitter function", G.Biggio et al. Symposia in Neuroscience Vol III (1986), 117-124. 

4.   M.Parenti, C.Flauto, E.A.Parati, A.Vescovi e A.Groppetti. "Differential effects of repeated treatment with L-dopa on Dopamine Dl or D2 receptors", Neuropharmacology 25(3) (1986), 331-334. 

5.   A.Groppetti, C.Flauto, E.A.Parati, A.Vescovi, L.Rusconi e M.Parenti. "Dopamine Receptor Changes in Response to Prolonged Treatment with L-DOPA". Journal of Neural Transmission 22(1986), 33-45. 

6.   G.Bussone, F.Frediani, E.Lamperti, L.La Mantia, A.Vescovi, C.Peccarisi e ABoiardi "Piribedil Test in Migraine: Neuroendocrinological Aspects". Headache 26(9) (1986), 482-485. 

7.   C.Antozzi, R.Mantegazza, D.Pelucchetti, F.Baggi, P.Romagnoli, M.Marconi, A.Vescovi, F.Cornelio. "Use of Immunoadsorbent Columns for Antiacetylcholine Receptor Antibody Removal From Plasma of Myasthenia Gravis Patients". Plasma Therapy Transfusion Technology 9 (1988), 73-75.

 8.   A.Vescovi, M.Gebbia, G.Cappelletti, E.A.Parati e A.Santagostino. "Interactions of Manganese with human brain Glutathione-S-transferase". Toxicology 57(1989), 183-191. 

9.   G.Micieli, C.Flauto, M.Magri, A.Veseovi, A.Cavallini e E.Parati. "Pupillometry and Radioreceptor Binding. Semeiologic suggestions in the evaluation of the treatment with anticholinergic drugs". Artzneimittel Forschung/Drug Research 40(I) (1990), 647-650. 

10. L.Grazzi, E.Ciusani, A.Salmaggi, E.A.Parati, A.Vescovi, C.Ariano, A.Nespolo. "Role of physical training on immune function: preliminar-y data". Journal of International Neuroscience 51 (1990), 249-252. 

11. M.Leone, G.Patruno. A.Vescovi, G.Bussone. "Neuroendocrine dysfunction in cluster headache". Cephalalgia 10 (1990}, 235-239.

12. A.Vescovi, L.Facheris, A.Zaffaroni, G.Malanca, E.A.Parati. "Dopamine metabolism alterations in a manganese-treated pheochromocytoma cell line (PC12)". Toxicology 67 (1991), 129-142. 

13. A.Vescovi, B.A.Reynolds, D.D.Fraser e S.Weiss. "bFGF Regulates the Proliferative Fate of Unipotent (Neuronal) and Bipotent (Neuronal/Astroglial) EGF-Generated CNS Progenitor Cells": Neuron 11(1993), 951-966.

14. Villa I.Colangelo AM. Vescovi AL. Gritti A. Schinelli S. Pagani F. Guidobono F.(1994) "Differential effects of CGRP on adenylyl cyclase in adult and embryonic rat brain". Nouroreport. 5(18):2489-92. 

15. Gritti A. Cova L. Parati EA. Galli R. Vescovi AL. (1995) "Basic fibroblast growth factor supports the proliferation of epidermaI growth factor-generated neuronal precursor cells of the adult mouse CNS" Neuroscience Letters. 185(3):151-4.

16. Gritti A. Parati EA. Cova L. Frolichsthal P. Galli R. Wanke E. Faravelli L. Morassutti DJ. Roisen F. Nickel DD. Vescovi AL. (1996) "Multipotential Stem Cells from the Adult Mouse Brain Proliferate and Self-Renew in Response to Basic Fibroblast Growth Factor". Journal of Néuroscience. 16(3):1091-100. 

17. Melcangi RC. Froelichsthal P. Martini L. Vescovi AL. (1996) "Steroid metabolizing enzymes in pluripotential progenitor central nervous system cells: effect of differentiation and maturation". Neuroscience. 72(2):467-75. 

18. Magistretti J. de Curtis M. Vescovi A.L. Galli R. Gritti A.(1996) "Long-term survival of cortical neurones from adult guinea-pig maintained in low-density cultures". Neuroreport. 7(10):1559-64, 

19. Weiss S. Reynolds BA. Vescovi AL. Morshead C. Craig CG. van der Kooy (1996). "Is there a neural stem cell in the mammalian forebrain?". Trends in Neurosciences. 19(9):387-93. 

20. Arcangeli A. Faravelli L. Bianchi L. Rosati B. Gritti A. Vescovi A. Wanke E. Olivotto M.(1996) "Soluble or Bound Laminin Elicit in Human Neuroblastoma Cells short- or Long-Term Potentiation of a K+ Inwardly Rectifying Current: Relevance to Neuritogenesis". Celi Adhesion & Communication. 4(4-5):369-85. 

21. Cattaneo E. Conti L. Gritti A. Frolichsthal P. Govoni S. Vescovi A.(1996) "Non-virally mediated gene transfer into human central nervous precursor cells. Brain Research". Molecular Brain Research. 42(1):161-6. 

22. V.Campuzano, L.Montermini, Y.Lutz, L.Cova, C.Hindelang, Y.Srottier, S.J.Kish, P.Trouillas, A. Dürr, J.Mandel, A.L.Vescovi, M.Pandolfo, M.Koenig (1997) "Frataxin is reduced in Friedreich ataxia patients and is associated with mitochondrial membranes". Human Molecular Genetics Vol. 6 (11): 1771-1780. 

23.  Benedetti S., Dimeco F., Pollo B., Cirenei N., Colombo B.M., Bruzzone M.G., Cattaneo E., Vescovi A., Didonato S., Colombo M.P., Finocc-hiare G. (1997) "Limited Efficacy of the HSV-TK/GCV System for Gene Therapy of Malignant Gliomas and Perspectives for the Combined Transduction of the Interleukin-4 Gene". Human Gene Therapy 11 (8):1345-53. 

24. Frölichsthal-Schoeller P., Vescovi A.L, Edwards D., Forsyth P. (1999) "Expression and modulation of matrix metalloproteinase-2 and tissue inhibitors of metalloproteinase in human embryonic CNS stem cells". Neuroreport 10: 345-351. 

25. Bjornson, R.L. Rietze, B. A. Reynolds C. Magli e Vescovi A.L. (1999) "Turning Brain into Blood: A Hematopoietic Fate Adopted By Adult Neural Stem Cells in Vivo". Scienee 283 (Jan 22): 534-537. 

26. Vescovi AL, Snyder EY "Establishment and Properties of Neural Stem Cell Clones: Plasticity in Vitro and in Vivo" (1999) Brain Pathol Jul 9:3 569-98.

27. Vescovi A.L., Parati E.A. Gritti A. Poulin P., Ferrario M., Wanke E., Frölichsthal-Schoeller P., Cova L., Arcellana-Panlilio M., Colombo A., e Galli R. (1999) "Isolation and cloning of multipotential stem cells from the embryonic human CNS and establishment of transplantable human neural stem cell lines by epigenetic stimulation". Exp. Neurol. 156; 71-83. 

28. Vescovi A.L., Gritti A., Galli R., Parati E.A (1999) "Isolation and Intracerebral Grafting of Nontransformed Multipotential Embryonic Human CNS Stem Cells". Journal Neurotrauma. 16(8): 689-93. 

29. Gritti A., Galli R., Parati E.A., Cova L., Ferrario M., e Vescovi A.L. "Epidermal and Fibroblast Growth Factors Behave as Mitogenic Regulators for a Single Multipotent Stem Cell-Like Population from the Subventricular Region of the Adult Mouse Forebrain". (1999) Journal of Neuroscience 19 (9): 3287-3297. 

30. Quinn SM, Walters WM, Vescovi AL, Whittemore SR (1999) "Lineage Restriction of Neuroepithelial Precursor Cells from Fetal Human Spínal Cord”. J Neurosci Res 157:5 590-602. 

31. Benedetti S., Pirola B., Pollo B., Magrassi L., Bruzzone M.G., Galli R., Selleri S., Di Meco F., De Fraja C., Vescovi A.L., Cattaneo E., Finocchiaro G. (2000). "Gene Therapy Of Experimental Brain Tumors Using Neural Progenitor Cells". Nature Medicine 6(4): 447-450. 

32. Villa A., Vescovi A.L, Snyder E., Martinez-Serrano A. (2000) "Establishment and Properties of Growth Factor-Dependent, Perpetual Neural Stem Cell Line from the Human CNS". Exp. Neurol. Vol. 161,1: 67-84. 

33. Galli R., Pagano S., Gritti A., Vescovi A.L. (2000) "Regulation of Neuronal Differentiation in Human CNS Stem Cell Progeny by Leukemia Inhibitory Factor". Dev. Neurosci. 22; 86-95. 

34. Zappone M., Galli R., Catena R., deBiasi S., Mattei E., Vescovi A.L., Lovell-Badge R., Ottolenghi S., Nicolis S.K. (2000) "Sox2 regulatory sequences direct expression of a (beta)-geo transgene to telencephalic neural stem cells and precursors of the mouse embryo, revealing regionalization of gene expression in CNS stem cells". Development: 127, 2367-2387.

 35. E.Snyder, A.L. Vescovi "The possibilties/perplexities of stem cells". (2000) Nat. Biotech. 18: 827-828.

L'inganno delle staminali embrionali

L’inganno delle staminali embrionali

di Marina Corradi

Il professor Angelo Vescovi, ricercatore di fama internazionale nel campo delle cellule staminali, in un discorso all’Accademia dei Lincei ha definito "infondato" il "dubbio dilaniante" che i proponenti del referendum pongono ai cittadini: lasciare morire milioni di malati, o permettere la ricerca sugli embrioni. Non è vero, afferma Vescovi, che le staminali embrionali rappresentino l’unica o la migliore via per la guarigione di molte malattie incurabili: «A oggi non esistono terapie, nemmeno sperimentali, che implichino l’impiego di staminali embrionali, né si può attualmente prevedere se e quando questo diventerà possibile, data la scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano l’attività di queste cellule, e la loro intrinseca tendenza a produrre tumori».
Molto più avanzate invece le linee di ricerca sulle staminali adulte, in numerosi casi già applicate alla terapia. Inoltre, la stessa produzione di staminali embrionali può avvenire senza passare attraverso gli embrioni, "deprogrammando" cellule adulte.

Professor Vescovi, lei ha spiegato l’equivoco indotto circa le staminali embrionali. Tuttavia appena pochi giorni fa in Gran Bretagna Ian Wilmut, il creatore della pecora Dolly, ha ottenuto l’autorizzazione alla clonazione terapeutica dell’embrione umano. Il fine è la produzione di staminali nell’ambito della ricerca su una malattia dei motoneuroni, cioè delle cellule nervose deputate al movimento del corpo. Perché Wilmut prosegue sulla strada delle staminali embrionali?
«La richiesta di Wilmut – ci spiega Vescovi nel suo studio all’Istituto San Raffaele di Milano – non è una sperimentazione con fini terapeutici, ma ricerca di base: è il tentativo di studiare lo sviluppo di una patologia. Wilmut evidentemente è convinto di ottenere il miglior modello di malattia dei motoneuroni. Questa sperimentazione naturalmente ha un senso se la patologia studiata è genetica. Quando il ricercatore ha ottenuto le cellule staminali embrionali così clonate – e le possibilità di successo della clonazione, sottolineo, sono di una sola su 200 – deve riuscire a generare quel tipo di cellule che vuole studiare. Se riesce a generare il tipo di cellula che muore, non è detto però che la causa della malattia sia in quella cellula, e non nelle cellule adiacenti. Quindi è necessario ricreare l’intero tessuto che degenera. L’unico modo per fare questo sarebbe portare l’embrione allo stadio di sviluppo di un sistema nervoso centrale».

E a quante settimane si sviluppa il sistema nervoso centrale?
«Intorno alle sette-otto settimane, e naturalmente un simile esperimento non sarebbe ammissibile. Dunque, nella realtà del tentativo di individuare la cellula degenerante, c’è una concatenazione di se, di ma e di forse che rendono molto poco probabile la riuscita della sperimentazione. Si tratta di incognite concatenate fra loro, che moltiplicano la incertezza fino a creare un livello vicino alla impossibilità».

Un enorme sforzo con scarsissime probabilità di riuscita?
«La speranza che una simile sperimentazione vada a buon fine è tragicamente bassa. Se poi pensiamo che la malattia genetica studiata è solo un sotto-sotto gruppo nel grande ambito delle malattie neuronali, e che per ottenere un clone da un embrione bisogna fare 200 tentativi; e che da questo clone bisogna riuscire a isolare le cellule staminali embrionali, cosa che non sempre riesce, e da qui produrre i motoneuroni... E quando tutto ciò è fatto, le cellule fabbricate sono comunque alterate – questo è noto – per via del processo stesso di clonazione. Infine, che il sistema ottenuto approssimi la malattia è molto improbabile, e che vi si possa studiare la degenerazione lo è anche di più».

E il senso, allora, di una simile impresa qual è, la pura sfida scientifica?
«La sfida della ricerca pura, sì, ma con il background etico di uno scienziato per il quale tutti quegli embrioni utilizzati non sono vita. Vorrei mettere l’accento su questo punto: Wilmut fa una clonazione che non è per fini di terapia, ma per una ricerca dagli esiti estremamente incerti. Per una terapia con le staminali embrionali, se e quando se ne farà, occorrerà davvero tanto tempo».

Lei ha affermato recentemente che dietro al sostegno alla ricerca sulle staminali stanno spesso l’ideologia, e anche «interessi economici rilevantissimi».
«Ci sono coloro che in piena libertà di spirito sostengono che l’embrione ai primi stadi del suo sviluppo non è vita. Non condivido, ma li rispetto. La maggioranza ha invece una posizione preconcetta, e quando si dimostra loro che da un punto di vista biologico la vita comincia con la fecondazione, rispondono: sì però non c’è il cervello, sì però l’embrione non comunica, e tu gli smonti le obiezioni una a una, e quelli si rifugiano dietro a una posizione che è evidentemente ostinatamente ideologica».

E gli interessi economici?
«Dietro a tutto ciò, sapientemente manipolata, c’è un tipo di comunicazione che probabilmente riceve sponsorizzazioni da quanti possono avere interessi economici in queste attività. Niente di mostruoso in tutto questo, la nostra società funziona così. Ciò che però si discosta dalla norma è che qui non parliamo di un qualunque business, ma di vita umana. Questo per me segna il grado di maturazione di una società: se il profitto viene anteposto al benessere dell’individuo, e l’embrione è individuo a tutti gli effetti, la qualità della vita decade».

Parlando di interessi economici, che rilevanza hanno i brevetti, nell’ambito della ricerca sulle staminali embrionali?
«La stragrande maggioranza delle applicazioni di queste cellule e delle tecniche per riprodurle sono ormai state depositate. Si deposita il brevetto con la copertura di un determinato punto di applicazione, e poi lo si estende a mille o duemila applicazioni dello stesso punto. Già chi arriva oggi si trova la strada sbarrata».

Quanto vale un brevetto?
«Non è valutabile. Può valere un euro, come mille miliardi. Dipende da quale applicazione ne verrà tratta. La questione è un’altra: se nascono metodi per produrre staminali embrionali che non passino attraverso la clonazione, senza bisogno dunque di produrre l’embrione ma invece con la tecnica del "de-differenziamento", molti dei brevetti esistenti crollano. E questo crea una pressione a livello anche di pubblicazioni scientifiche, perché chi valuta i lavori da pubblicare può avere anche un interesse diretto. Le persone oneste che hanno interessi diretti su quello stesso argomento in genere rifiutano di valutare un lavoro».

Potrebbe esserci però un muro, a livello di letteratura scientifica internazionale, che fa resistenza nel divulgare lavori alternativi alla produzione di staminali da embrioni umani, lavori anche molto interessanti, ma scomodi?
«Certamente. Peraltro questo fenomeno c’è sempre stato nella divulgazione e nella ricerca scientifica».

Qual è un’alternativa promettente alla clonazione per ottenere staminali embrionali?
«Il professor Alan Trounson, a Richmond Victoria in Australia, ha trapiantato una cellula embrionale staminale nel nucleo di una cellula adulta e ha clonato milioni di staminali. Se passasse un brevetto del genere, tutti coloro che basano il valore dei loro brevetti su staminali ottenute da embrioni crollerebbero. E non è la sola ipotesi promettente. Tre settimane fa un gruppo giapponese ha dimostrato che ci sono cellule multipotenti nel testicolo postnatale del topo. Se questo fosse vero noi avremmo nei nostri organi, anche dopo la nascita, una banca di staminali embrionali, utilizzabili nel totale rispetto della vita umana».

Lei, che si definisce agnostico, non manca di ripetere come l’embrione sia fin dall’inizio vita. Ci spieghi le basi di questa sua convinzione.
«Sono basi perfettamente scientifiche. La biologia non è scienza esatta, ma la fisica sì, ed esiste una branca della fisica che è la termodinamica. Qualunque fisico esperto di termodinamica può dire che all’atto della fecondazione c’è una transizione repentina e mostruosa, in termini di quantità d’informazione. Una transizione di quantità e qualità di informazione senza paragoni, che rappresenta l’inizio della vita: si passa da uno stato di totale disordine alla costituzione della prima entità biologica. Che contiene tutta l’informazione che rappresenta il primo stadio della vita umana, concatenato al successivo, e al successivo, e al successivo, in un continuum assolutamente non scindibile, se non in modo arbitrario. Ciò che diceva l’ex presidente della Commissione di bioetica, Giovanni Berlinguer –"In 1400 anni non si è arrivati a definire quando comincia la vita – non è vero. Piuttosto in 1400 anni non si è riusciti a trovare un parametro obiettivo che determini, all’interno del continuum che biologia e fisica descrivono come "vita", una soluzione nella continuità: non si è trovato un modo di "tagliare". Io rispetto eticisti e filosofi, ma non è possibile fare etica o filosofia prescindendo dalla biologia e dalla fisica. Perché filosofia ed etica devono applicarsi alla realtà, e non a un’astrazione».

Sabato, 2 April, 2005 - 10:58